Si formano le schiere e i battaglion che van marciando verso la stazion. Hanno lasciato il loro paesello cantando al vento un gaio ritornello. Il treno parte e ad ogni finestrin ripete allegramente il soldatin. Io ti saluto e vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. Appena giunto nell'accampamento dal reggimento ti scriverò. Ti manderò dall'Africa un bel fior che nasce sotto il ciel dell'equator. Io ti saluto e vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. |
Quel giovane soldato tutto ardor c'è chi sul petto ha i segni del valor ma vanno insieme pieni di gaiezza cantando gli inni della giovinezza. Il vecchio fante che non può partir rimpiange in cuore di non poter dir. Io ti saluto e vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. Appena giunto nell'accampamento dal reggimento ti scriverò. Ti manderò dall'Africa un bel fior che nasce sotto il ciel dell'equator. Io ti saluto e vado in Abissinia cara Virginia, ma tornerò. |
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